Quadrato semiotico delle interazioni sui social

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Da un po’ di anni a questa parte Facebook ha un po’ di problemi nell’intercettare il target dei teenager, come ha ammesso lo stesso direttore finanziario David Ebersman. Ci siamo chiesti: quali sono i motivi di questa crisi di mezza età?

 

Tra le interazioni sui social prevalenti per i teenager ci sono: comunicare con gli amici essendo invisibili agli occhi dei genitori ed essere visibili agli occhi dei loro idoli o di persone al di fuori della propria cerchia di amicizie. Invisibilità e ipervisibilità. Per il primo bisogno ci sono Whatsapp, WeChat, Messanger e ancor di più Snapchat (che non a caso segna un +57% nel 2014). Per il secondo ci sono Twitter e Instagram.

 

Facebook invece offre diversi tipi di spazio caratterizzati da diversi livelli di privacy, che rendono possibili diversi tipi di interazioni. Abbiamo provato a mappare gli spazi offerti dai social network in un quadrato semiotico delle interazioni sui social, anche per mettere a fuoco come si colloca Facebook in questo scenario.

 

Ci sono quattro tipi di spazi: lo spazio pubblico (x), privato (y), intimo (non x) e quello sociale (non-y) e Facebook cerca di coprirli tutti. Facebook è il bar in cui socializzi con gli amici momenti della tua quotidianità, anche quando nessuno te lo ha chiesto (spazio sociale). Facebook è il salotto con cui interagisci privatamente con amici, parenti, conoscenti all’interno di gruppi (spazio privato). Ma Facebook vuole essere anche l’arena in cui, oltre a seguire una persona famosa e commentare pubblicamente i suoi post, puoi lanciare post pubblici contrassegnati da hashtag (spazio pubblico), anche se la cosa sembra funzionare poco. Infine la versione desktop di Facebook non ha ancora rinunciato alla chat, spazio per comunicazioni private o intime.

 

Facebook vuole essere allo stesso tempo arena (spazio pubblico), bar (spazio sociale), salotto (spazio privato) e camera (spazio intimo)

 

Ma in questo mix di spazi e interazioni è possibile che Facebook possa porsi come uno spazio intimo? WeChat, Whatsapp, Snapchat, il Messenger, giustamente scorporato da papà Facebook, sono camere protette che negano lo spazio pubblico e proprio per questo danno i presupposti per avere una comunicazione intima (tanto intima che Snapchat è usato per fare sexting). Facebook no, non nega lo spazio pubblico e privato, li fa coesistere. Ma come si può rendere possibile una comunicazione intima quando alla sinistra della tua chat hai tua zia che posta foto dell’albero di Natale?

 

Ok, Facebook a parte, ecco il quadrato semiotico delle interazioni sui social.

 

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